Sono tempi felici per i Medici. Lorenzo e Clarice hanno avuto un bambino e l’amicizia con Francesco Pazzi garantisce la pace in città mentre Lorenzo forgia un solido asse
politico tra Firenze, Venezia e Milano. Quando papa Sisto IV obbliga Sforza a cedergli il territorio di Imola, città strategica nella penisola, Lorenzo deve far fronte alla nuova
minaccia di vedere Firenze accerchiata. Il giovane Medici vorrebbe mantenere Imola sotto il controllo fiorentino mettendovi un suo rappresentante; propone l’incarico al
fratello Giuliano, ma questi rifiuta: la sua relazione con Simonetta è diventata troppo importante e non ha intenzione di allontanarsi da Firenze. Intanto, Jacopo è riuscito
a distruggere il matrimonio di Francesco, tornando ad influenzarlo e minando il suo rapporto di fiducia con Lorenzo. Abbandonato da Sforza e da Francesco, Lorenzo è
costretto a subire la scelta del Papa di fare dei Pazzi i nuovi titolari del conto pontificio.