Laurie non sarà la giocatrice più brava della squadra di softball, ma il più delle volte compensa con il suo brio. La dodicenne è in perenne lotta con la sua insicurezza, che assume la forma di una creatura amorfa e senziente chiamata Sweaty e che solo lei riesce a vedere. L’ansia di Laurie aumenta con l’avvicinarsi del campionato: trasporta letteralmente sulle spalle Sweaty, che cresce a vista d’occhio, sopportandone il peso. Tutto ciò che vuole, è segnare una valida e rendere fiero suo padre, il coach.