Ginevra e Artù, con a seguito Merlino, si stanno dirigendo fuori il castello per un pic-nic, per celebrare il loro anniversario di matrimonio. Mentre camminano per il bosco, un improvviso scoppio fa agitare il cavallo di Artù, che viene disarcionato. Poi dei banditi arrivano dal fitto della foresta e attaccano il re. Artù riesce prontamente a difendersi e - con un piccolo aiuto di Merlino – si sbarazza degli assalitori. Tornati a Camelot, si scopre che la sella di Artù era stata sabotata e che si trattava di una trappola orchestrata da qualcuno all’interno delle mura e abbastanza vicino al re da poter agire indisturbato. I cavalieri perquisiscono la casa del fidato scudiero del re, Tyr Seward, e trovano le prove che lo incastrano. Nonostante Tyr continui ad affermare di non aver fatto nulla, i fatti parlano chiaro e siccome pare non voler rivelare chi ha commissionato il lavoro sporco, viene sbattuto nelle segrete, condannato a morte per alto tradimento. Merlino però ben sa che un semplice e buon uomo come Tyr Seward non può essere il vero colpevole e decide di andare a parlare con lui per investigare sulla cosa. Questi scopre infatti di avere ragione, ma lo scudiero non vuole rivelare il nome di colui che ha attentato alla vita del re, poiché egli ha minacciato di uccidergli la madre in caso avesse fatto il suo nome. Nonostante Merlino cerchi di convincerlo, Tyr non vuole proferire parola. Merlino dunque informa Artù della cosa, il quale vuole subito parlare con lui di persona per convincerlo a confessare. Ginevra però persuade Artù che parlare con Tyr peggiorerebbe solo le cose e che se non vuole parlare è meglio concedergli la notte per riflettere. Artù si lascia convincere e decide di pazientare fino all’indomani per interrogarlo nuovamente. La regina però approfitta dell’oscurità per giungere nelle segrete e uccidere lo scudiero, in modo che non possa rivelare che si tratti di lei. Il mattino seguente, Tyr viene trovato morto nelle sue cel