Il corpo di un giovane avvocato viene trovato morto nelle fogne della città. Dopo avere parlato con il compagno di stanza della vittima, Matthieu e Chloe interrogano uno psicologo a cui il giovane si era rivolto dopo aver perso una causa importante in tribunale. Lo specialista aveva utilizzato l’ipnosi ed aveva fatto scoprire al ragazzo di essere stato rapito quando aveva solo due anni. Chloe e Matthieu interrogano la madre/rapitrice che confessa di avere avuto un litigio col giovane, ma di non averlo ucciso. Le tracce li portano dal vero padre del ragazzo, che dice di aver già ritrovato il figlio scomparso. Quando scoprono che è stato quel ragazzo ad uccidere il vero figlio dell’uomo, quest’ultimo si autoaccusa dell’omicidio e viene arrestato. Il giovane riesce a farla franca, ma Matthieu e Chloe, dopo aver scoperto che il ragazzo aveva assunto più di un’identità in passato e, alla fine, riescono ad incastrarlo per un altro omicidio ai danni del figlio di una coppia che lo aveva in affido.