A vent'anni dalla sua ultima visita, Vash decide di ritornare sulla nave madre, sospesa tra le nuvole del deserto per essere invisibile alla popolazione sulla terra. Ad accompagnarlo nel viaggio vi è Wolfwood, che cerca di ricavare più informazioni possibili su chi è veramente Vash e che intenzioni ha. A dare il benvenuto sulla nave vi sono tutti quelli dell'ultimo saluto di vent'anni prima: il maestro, Jessica e Blood e molti altri. Accolto con grande entusiasmo, Vash riceve dal sensei un braccio biomeccanico tecnologicamente più avanzato di quello in suo possesso. Il reverendo invece viene isolato per essere uno di quelli che, secondo gli abitanti della nave "non danno alcun valore alla vita". A quelle parole il reverendo, quasi infuriato, ribatte affermando che un giorno non troppo lontano anche loro saranno costretti a mettere piede su quel terreno arido. Ma queste parole si trasformano presto in fatti. Sulla nave riescono a nascondersi Hoppered the Gantled, Gray the Ninelives e i pupazzi di Leonof. A occuparsi del primo ci pensa Vash mentre Nicholas cerca di ostacolare l'avanzata degli altri due.